L’EFFETTO GOOGLE e le sue CONSEGUENZE
Fino a qualche tempo fa’
eravamo in grado di ricordare numeri di telefono, date di compleanno,
indirizzi, sapevamo addirittura guidare senza GPS.
Oggi l’accesso sempre piu’
facile a informazioni su server esterni ha comportato una difficolta’ sempre
maggiore a codificare, immagazzinare e ricordare le informazioni. I consulti
per verificare le capacita’ di memoria non sono mai stati così richiesti: non
solo da persone anziane, ma anche da giovani intorno ai 30 anni e da bambini,
che lamentano di non riuscire a memorizzare nuove conoscenze o di non essere in
grado di evocare vecchi ricordi.
L’ipotesi piu’ accreditata
per spiegare questo fenomeno è che l’aver delegato alla tecnologia quanto ha
sempre fatto il nostro cervello, nel codificare, immagazzinare e recuperare le
informazioni, sta causando la perdita
della capacità di usare la memoria.
La MEMORIA è un PROCESSO DINAMICO che richiede:
- CODIFICA = archiviazione di nuove informazioni in memoria. Numerose variabili possono incidere sulla qualità del processo di codifica (attenzione, interessi personali, abilità) ma è la profondità di codifica a determinare la forza della traccia
- IMMAGAZZINAMENTO = mantenimento nel tempo delle informazioni immagazzinate. La strategia più comune per ritenere l’informazione è quella della reiterazione o ripetizione dell’informazione.
- RECUPERO = riconoscimento o rievocazione delle informazioni precedentemente codificate e immagazzinate
Questi 3 processi devono
essere utilizzati frequentemente per restare efficienti.
Pensiamo ad una qualsiasi
abilità complessa che abbiamo imparato (es. lingua straniera): l’assenza di una
sua pratica costante è come se cancellasse ciò che sapevamo dire.
Oggi i 3 processi
costitutivi della memoria sono delegati a supporti digitali.
La conseguenza di ciò è che
non permettiamo alla nostra memoria di fare il lavoro per cui è nata.
E’ quello che chiamano l’EFFETTO
GOOGLE, anche conosciuto come amnesia digitale e funziona così: se
abbiamo la possibilità di ottenere complesse informazioni con qualche semplice
click, il nostro cervello tenderà a dimenticare l’informazione, poiché è
facilmente raggiungibile grazie al web. Non ci sforziamo più di ricordare in
autonomia. L’effetto Google moltiplica le informazioni e ci spinge ad
archiviarle su un ‘disco di memoria temporanea’. Ci riduciamo così, ad avere
solo un vago ricordo di cose che un tempo si conoscevano a menadito.
La memorizzazione delle
informazioni richiede uno sforzo mentale, per questo siamo motivati a studiare
prima di un esame e ci alleniamo per una presentazione; se, però, non sentiamo
la necessità di codificare qualcosa in memoria, non compiamo lo sforzo
necessario alla memorizzazione. Risultato: i nostri ricordi sfumano.
I primi a descrivere il
fenomeno sono stati Sparrow e colleghi nel 2011, testando quanto e come
Internet sia diventata la nostra memoria esterna.
Se puoi chiedere al tuo
dispositivo qualsiasi cosa, farai al tuo dispositivo qualsiasi domanda, anziché
cercare di ricordare la risposta o fare la ginnastica mentale necessaria a
recuperare l’informazione.
Le nuove idee provengono da
nuove combinazioni di elementi disparati e apparentemente non correlati
presenti nella nostra memoria. Purtroppo, quando i fatti non sono più
accessibili alla nostra mente cosciente, ma solo alla ricerca, LA CREATIVITÀ
SOFFRE e si riduce la possibilità e la probabilità di un’idea
creativa o un’invenzione. Per non
parlare del fatto che gli smartphone non ci permettono di sognare ad occhi
aperti, osservarci in modo introspettivo o pensare a soluzioni per i nostri
problemi.
Ovviamente il senso dell’articolo non è la demonizzazione della tecnologia, quanto piuttosto riflettere sulle conseguenze che il suo abuso comporta, in modo che ognuno possa poi compiere scelte se non altro più consapevoli.
10 BUONE PRATICHE PER ALLENARE LA MEMORIA
- USATELA. Costringetevi a trovare un nome, una data, un numero di telefono a memoria prima di controllare il telefono
- Migliorate la qualità della vostra ATTENZIONE durante l’iniziale codifica delle informazioni. Percepire con attenzione è il primo passo per la memorizzazione. Le TECNICHE di MEDITAZIONE MINDFULNESS sono perfette per migliorare la capacità di essere attivamente radicati nel momento presente
- Migliorare la QUALITA’ delle INFORMAZIONI che CODIFICHIAMO. Sfruttiamo più canali sensoriali e più varianti per canale. Le MNEMOTECNICHE utilizzate dagli studenti ne sono un esempio (es schemi di apprendimento con tabelle, colori piacevoli, immagini, paragrafi grandi e piccoli ecc…)
- RIEVOCATE i ricordi. Quando
dovere ricordare qualcosa, imparatelo una volta e rievocatela 9 volte, anziché rileggerla
10 volte. Ricordate che più cerchiamo un’informazione nella nostra memoria più
ancoriamo la traccia attivando i 3 processi mnestici insieme: codifica à
memorizzazione à
richiamo
- Fatevi DOMANDE. Quando siete sotto la doccia, mentre camminate, prima di dormire o al risveglio fatevi domande relative a ciò che avete memorizzato, più spesso lo farete, più rapidamente e in modo quasi meccanico recupererete in futuro il ricordo
- Create COLLEGAMENTI tra la nuova informazione e le altre già presenti nella vostra memoria. I collegamenti diventano degli attivatori facilitando il ricordo in futuro
- Fissate bene il CONTESTO in cui state apprendendo le informazioni. In seguito sarà sufficiente evocare elementi del contesto in questione ( la musica che stavate ascoltando, le persone con cui vi trovavate…) per riaccendere il ricordo
- Associate EMOZIONI ai ricordi, esse potenziano il ricordo
- Create MOTIVAZIONE per l’apprendimento. Ad es. immaginate quale uso potreste fare della nuova abilità o conoscenza acquisita. Memorizziamo meglio le informazioni che sono rilevanti e motivanti per noi
- Esercitatevi nell’allenare la META-MEMORIA, cioè la conoscenza che abbiamo della nostra memoria. A volte ciò che pensiamo di aver memorizzato non corrisponde a quanto abbiamo effettivamente memorizzato
A differenza della memoria digitale la nostra è capace di arricchire il nostro presente. Può selezionare, scartare, conservare, abbellire e sublimare gli eventi che viviamo. La nostra memoria è parte fondamentale della nostra storia e della nostra identità.
Riprendiamocela, usiamola, fidiamoci di essa, non lasciamola svanire!
Dott.ssa Cocito Laura – Psicologa
Mindfulness Professional Trainer&Clinical Therapist - ACT Therapist® -
Iscrizione Albo A Piemonte n.10414