Negli ultimi anni, si è fatto sempre più spazio un
cambiamento importante nel modo in cui parliamo di neurodivergenza: non più
solo descritta su chi la vive, ma raccontata da chi la vive.
Sui social e sul web la self advocacy di persone neurodivergenti è ormai molto diffusa.
Questa trasformazione ha un valore enorme: ascoltare direttamente le esperienze delle persone neurodivergenti ci permette di superare pregiudizi, linguaggi patologizzanti e vecchi modelli interpretativi.
DALLE
DIAGNOSI AI VISSUTI
Molti adulti neurodivergenti stanno oggi riscoprendo la loro identità attraverso la narrazione di sé, spesso dopo anni di sentirsi “sbagliati”, “fuori posto” o inadeguati.
Molti raccontano che il sollievo non è arrivato con la diagnosi o con l’etichetta, ma con la comprensione.
Sapere di essere
neurodivergenti ha dato senso a vissuti confusi, ha permesso di abbandonare
l’autocolpevolizzazione e iniziare un percorso di autodeterminazione.
La neurodivergenza non è vissuta da tutti come una condizione da “curare” o da “compensare”, ma piuttosto come una parte profonda dell’identità.
E’ importante lasciare spazio alle persone neurodivergenti per definire sé stesse, senza ridurle a classificazioni cliniche, ascoltando decostruendo e ri-costruendo insieme a loro.
Questo significa ad esempio:
- valorizzare un linguaggio identitario (“sono autistico”, “sono ADHD”)
- evitare patologizzazioni automatiche
- costruire relazioni terapeutiche in cui l’esperienza neurodivergente sia accolta con rispetto
- sostenere l’autonomia e la voce delle persone neurodivergenti, non solo la loro “adattabilità”
- riconoscere le discriminazioni che molte persone subiscono e le continue pressioni verso il conformarsi, l'adattarsi
Non si tratta di "normalizzare" ma di accompagnare le persone a conoscersi e a coltivare il diritto di essere sé stesse, trovando strategie, stabilendo confini e imparando a bilanciare il proprio essere neuro divergenti in un mondo neurotipico.
Concludo la mia riflessione con alcune citazioni di persone
neurodivergenti:
"Il problema non è che sono autistica. Il
problema è che non c’è spazio per essere me nel mondo così com’è."
— Lydia X. Z. Brown, avvocatə e attivistə autistica non binaria
(Fonte: Autistic Hoya, blog personale)
"Essere neurodivergente non è solo una
questione clinica. È una questione di identità, di cultura, di sopravvivenza in
un mondo che non è stato costruito per noi."
— Dr. Nick Walker, autistico, autore del saggio Neuroqueer Heresies
"Non sono disfunzionale. Funziono
perfettamente per un sistema che non è il vostro."
— Devon Price, autistico, psicologə sociale e autore di Unmasking
Autism (2022)
"Adattarsi non è solo stancante. È
doloroso. È dimenticare chi sei per sopravvivere."
— Jorn Bettin, autistico, ricercatore e scrittore sulla neurodiversità
"La neurodiversità non chiede tolleranza.
Chiede giustizia."
— Ari Ne’eman, co-fondatore dell’Autistic Self Advocacy Network (ASAN)
Dott.ssa
Cocito Laura – Psicologa
Mindfulness Professional Trainer&Clinical Therapist - ACT Therapist® -
Iscrizione Albo A Piemonte n.10414
